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Le Sonate di cimbalo di Giovanni Pietro del Buono (Palermo, 1641) sono una testimonianza della vitalità musicale del sud Italia nel Seicento. Costruite tutte sul medesimo cantus firmus, quello dell'inno AveMaris Stella, rappresentano un esercizio di stile, talvolta un po' cervellotico, ma ricco di spunti di grande interesse. Le Sonate non costituiscono che una piccola parte di un volume assai più ampio, quello dei Canoni et obli ghi, in cui il compositore elabora il medesimo cantus firmus, affidandolo a formazioni di due, tre e più voci.